Martinengo, all’autoraduno d’epoca premiata la passione

Martinengo, all’autoraduno d’epoca premiata la passione

Una Fiat 850 Francis Lombardi del 1968 prima classificata

Senza saperlo il pubblico che ha votato la macchina vincitrice del II° Autoraduno d’epoca di Martinengo ha premiato non tanto una vettura, bensì la storia di una passione: quella di Cristian Ferrari, 39 anni, della località Cortenuova Sopra a Martinengo, proprietario di una Fiat 850 Francis Lombardi del 1968.

Quasi per caso Cristian è divenuto uno dei massimi esperti di vetture Francis Lombardi, dal nome del celebre imprenditore-carrozziere e progettista, morto nel 1983. La storia di questa passione infatti è nata, sette anni fa, quando spulciando tra vecchie riviste comprate anni e anni prima, Cristian Ferrari si è imbattuto nell’auto in questione: “Casualità della sorte volle che, nonostante l’inserzione pubblicitaria fosse di 10 anni prima, quell’auto era rimasta ancora invenduta e l’ho comprata io. L’auto era stata restaurata da un carrozziere piemontese per la propria figlia la quale però non intendeva usarla per la difficoltà di guida che comportava”.

Dopo quell’acquisto Cristian non si è più fermato e la sua passione per le vetture Francis Lombardi lo ha portato a creare un vero e proprio archivio frutto di un suo personale censimento: ogni volta che gli giunge notizia della presenza di una simile auto ne rintraccia il proprietario e realizza una “scheda vettura” cartacea e informatica che riporta numero di telaio, anni di omologazione, modello, colori, stato della vettura etc.

Ormai sono gli stessi appassionati a contattarlo per fornirgli qualche segnalazione o per chiedergli consigli o suggerimenti per restaurare la propria auto: “Negli anni sono arrivato a conoscere e scambiare informazioni e documentazione addirittura con il disegnatore e progettista di questa vettura, Giuseppe Rinaldi, braccio destro per oltre 40 anni di Francis Lombardi, nonchè con la figlia di Lombardi stesso, unica erede di questo carrozziere-progettista. La figlia ora vive a Londra e con lei ho un bellissimo rapporto epistolare” –spiega Ferrari che continua: “Negli ultimi anni questo lavoro di ricerca e catalogazione si è andato semplificando grazie a internet e social network,
ma il recarmi sul posto per vedere dal vivo la vettura mi regala ogni volta grandi emozioni; per un appassionato non esiste nulla in grado di soppiantare il bello e la “magia” del momento in cui ci si trova davanti alla vettura tanto ricercata, dopo aver fatto magari chissà quanta strada per vederla. Il bello di questa passione è che negli anni mi ha portato a conoscere davvero tantissima gente, appassionata alle auto d’epoca per i motivi più diversi, perché le passioni, quelle vere, non hanno limiti, non vogliono confini, non conoscono ostacoli, né di tempo e nemmeno di età”.

 

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