La chiesa più antica del borgo affonda le sue radici nei primi secoli della cristianità. Con le sue trasformazioni testimonia una fede popolare incrollabile.
Sintesi Fondata dai Longobardi e da loro dedicata a San Salvatore, è la chiesa più antica di Martinengo. Abbandonata in seguito alla costruzione delle mura, rinasce fra Tre e Quattrocento con la nuova dedicazione. Gli affreschi dell’interno sono tra i più frequenti di quei secoli, in quanto raffiguranti santi protettori contro le pestilenze.
Per saperne di più
La chiesa dei santi Fermo e Rustico è con tutta probabilità la più antica di Martinengo e originariamente dedicata a San Salvatore, elemento che ci permette di datare la fondazione dell’edificio al periodo di dominazione longobarda (secoli VI-VIII d.C.).
In seguito alla costruzione delle mura, San Salvatore ha conosciuto un periodo di degrado e di abbandono, cui è seguito un rimaneggiamento fra il XV e il XVI secolo che ha portato anche alla nuova intitolazione.
La pianta della chiesa è a croce greca; durante i restauri del Cinquecento viene coperta la cupola. All’interno si trova una serie di affreschi realizzata da pittori locali; i soggetti rappresentati sono ricorrenti, perché invocati durante le numerose epidemie di peste che flagellavano l’Europa in quei secoli: san Rocco, san Defendente, san Sebastiano.
Nella cupola invece sono rappresentati i quattro Dottori della Chiesa.
Dove si trova
Via Giuseppe Verdi, 24057 Martinengo (BG)